sabato, maggio 23, 2009

Giusto un po' di pace

A conti fatti, da quando sono in Francia ho scritto 48 post. E' un numero che mi stupisce: credevo di non aver detto niente in questi mesi, invece sembra che dopotutto qualcosa di me sia comparso sui vostri schermi, in modo più o meno comprensibile...
Mi piacerebbe alcuni giorni non tenermi tutto dentro e tornare a usare questo blog come prima di partire, ma in questo momento ho spento la mia capacità di sbrogliare il gomitolo di parole e costruirci una frase sensata.
Credo che tornare a Firenze mi farà bene. E' come se avessi perso i contatti con la vita reale -e qualcuno potrebbe dire che allora è stato un Erasmus riuscito ;) - e inizia a farsi sentire la stanchezza di rincorrere tutto e salutare tutti.
In momenti di fasi così alterne allento la presa sulle redini, e non posso permettermelo.

Una mattinata in un nido di Ostetricia.
Un burrito da Eby, un gelato in via de' Neri e sei ore di passeggiata con Virginia.
Un panino d'autore con il Tutt a Fiesole.
Una sera accanto al fuoco con Ale e Albi.
Una sera accanto al fuoco con Franci.
Una birra sul balcone con Tommy.
Un pomeriggio in Dea con Gianluca.
Un giro in moto con Matte rappando Caparezza.
Un altro giro con Nik cantando i Cranberries.
Una supercazzola qualsiasi con Amy. E anche un kebab alle 3 di notte.
Una bella chiaccherata con il Cala.
Le chiacchere assonnate del risveglio con Chiara.
Il mio cocktail al Pindaro.
Un cappuccino con Rikki.
Cinque ore di loups-garous a bordo Garonne.
I dorsali necessari per fare altri 100 addominali.
Vento e salsedine e posti da restare senza fiato.
Magari un certo rifugio.
Meno immagini indesiderate. Meno frasi dolenti.
Un po' di caldo dentro. Un po' di sicurezza.


In fondo mi serve giusto un po' di speranza. Giusto un po' di pace.

domenica, maggio 03, 2009

Au bout de mes rêves

N'importe où, n'importe comment, n'importe quoi. J'irai au bout de mes rêves.