venerdì, agosto 31, 2007

Cade la Pioggia

La mia pelle è carta bianca per il tuo racconto
scrivi tu la fine
io sono pronto
non voglio stare sulla soglia della nostra vita
guardare che è finita
nuvole che passano e scaricano pioggia come sassi
e ad ogni passo noi dimentichiamo i nostri passi
la strada che noi abbiamo fatto insieme
gettando sulla pietra il nostro seme
a ucciderci a ogni notte dopo rabbia
gocce di pioggia calde sulla sabbia
amore, amore mio
questa passione passata come fame ad un leone
dopo che ha divorato la sua preda ha abbandonato le ossa agli avvoltoi
tu non ricordi ma eravamo noi
noi due abbracciati fermi nella pioggia
mentre tutti correvano al riparo
e il nostro amore è polvere da sparo
il tuono è solo un battito di cuore
e il lampo illumina senza rumore
e la mia pelle è carta bianca per il tuo racconto
ma scrivi tu la fine
io sono pronto.

venerdì, agosto 17, 2007

Di luce, d'azzurro, di mare

Non sono abituata a vedere le mie mani abbronzate, spiccano in modo particolare sulla tastiera. Stasera ho ancora gli occhi pieni "di luce, d'azzurro, di mare" e seppur stonata da undici ore di treno e stremata al solo pensiero di doverne fare altre cinque domani, battete battete ditina mie e raccontate i nove giorni di pace e di pelle arroventata, di sapore di sale, di sapore di miele e di sapore di fiele.

Sale

Brucia sulle ferite, ma ferite non ci sono. Quindi profuma e disegna fantasiosi arabeschi sulle gambe, e tira sul viso, e brucia le palpebre. Il primo tuffo della stagione, la prima boccata di mare e' una benedizione che lascia come un manto d'intoccabilità, e sei pronta ad affrontare tutto. Libri, parenti, pettegolezzi, tanto per passare al

Fiele

e alle mie fantastiche fantomatiche imprese e storie. E alla considerazione di alcune persone che cola a picco, senza troppo dispiacere. Constatare che ci si sbaglia sempre una volta di piu', e che una volta non ci si era sbagliati. Peccato. Sperare sempre che crescendo nascano, se non neuroni, interruttori neuronali. E quando questo non succede e' una cantonata in piu' che prendo, ma sapete cos'é che arriva ora?

Miele

Arrivano le belle sorprese. Persone che sanno esattamente quello che fanno, e persone stanno scoprendo come arrivare a scegliere, cosa fare. Battaglie che valgon bene un'ugola e colla nei capelli.
Tornano le persone. Nuove, stravolte, meno nette, più possibiliste e meno impossibili. Se possibile quasi incredibili, ma come potrebbe non esserlo la schiusa di un bozzolo? E per le farfalle libere di volare e far volare il pensiero, io sono grata. Non importa quanto tempo ci sia da passare insieme, perche' nel tempo di una risata ci sono miliardi di cose rivelate che non si potrebbero dire diversamente. E il profumo del mare e le luci di Scilla diventano amiche anche loro. GRAZIE.

lunedì, agosto 06, 2007

Partenze


Le valigie aperte sul pavimento sono il pezzo d'arredamento forte della casa che avrò, e pezzi di frasi da mio padre che mi prega di rendere presentabili le stanze della casa che lui ha già. Biglietti del treno nel portafoglio, costumi appallottolati negli angoli liberi del borsone, caffè già prenotati per i prossimi 10 giorni di vita sociale da via Marina, Mp3 a ricaricare e in aggiornamento contenuti, macchina fotografica già in borsa. Giusto un mascara e un burrocacao, perchè senza mi sento nuda. Birkenstock e pantaloncini arrotolati più che si può.


Pantaloncini di velluto e un diverso fazzolettone al collo ieri, sentirsi parte di una famiglia di cui non conosci quasi più facce, e quelle che hanno sudato con te sotto gli zaini ora sono a combattere con adolescenti in crisi isteriche e una cambusa straripante di pasta al forno lasciata dai genitori. Capi esausti e sull'orlo di una crisi di nervi alla fine della giornata che fa sentire i genitori dei repartari tanto montanari, tanto fieri dei loro ragazzi che, poverini, per 12 giorni cucinano su bidoni di latta e dormono per terra con niente addosso tranne un sacco a pelo costato 130 euro e che terrebbe caldo anche a Capo Nord.


Pantaloncini di velluto e lo stesso diverso fazzolettone oggi, per salutare due ragazze che lasciano la strada per iniziare a camminare sul mondo, con le sue forcole non facili, non previste, non deludenti.


Farewell!