Che giornate, che estate strana, piena, balorda. Come sono esausta. Come sono delusa da alcune persone che chiamavo amiche. Come sono fortissimamente felice di e per altre. Come sono profondamente convinta di star facendo le cose giuste.
Perchè quello che conta davvero non è un esame del cazzo che prima o poi passerò, tanto sto studiando tanto e sono davvero in grado di giudicare modalità e tempi per tutto.
Quello che conta davvero è recuperare un rapporto perduto, perchè si cresce.
E' mio padre che prepara congressi e al telefono è sereno.
E' Gaia con i suoi enormi ( e non scherzo) problemi dei diciassettenni, quelli che alla domanda "preferiresti tornare a 17 anni o saltare a 35?" ti fanno rispondere "Anche 40, ma non 17 vi prego!".
E' parlare con Virginia e sentirla serena, appagata, saggia e così collegata affettivamente e mentalmente a me.
E' vedere Franci che... una serie di cose, tra cui riprendere colore, smettere di trangugiare caffè e di muovere nervosamente prima una gamba e poi l'altra per una decina di ore.
Sentire il rumore di due spinali che tornano in deposito, Nik che usa di nuovo tutte le parole correttamente.
E' osservare Amy che cammina fino al bagno, anchilosata più della vecchina centenaria sua vicina di letto, e non potermi nascondere in un angolino e piangere per il sollievo perchè c'è da disinfettare dei graffi.
E' preparare i muffins la mattina alle sette con i mirtilli che macchiano qualsiasi cosa nel raggio di 5 metri e prendere maialosi cornetti bollenti.
E' guardare quelle persone e pensare che farei un patto col diavolo per un loro sorriso, per un loro passo, per delle analisi nella norma, per qualsiasi cosa che possa rendere tutto un pò più facile. In fondo Medicina è prendersi cura di, non per forza guarire. E' scegliere la terapia più idonea, valutare.
"Toglietele i libri da davanti!" ha detto ieri ridendo la madre di Nik, e forse non ha tutti i torti. E oggi che sto impazzendo sui libri di notte e sull'autobus e mentre cammino perchè spesso di giorno ho altro di più importante da fare... al rumore delle pagine preferisco comunque il timer del forno mentre i muffins gonfiano o lo sciabordare delle onde e la risacca a due metri dalla schiuma, se questo può cambiare qualcosa per qualcuno a cui tengo.